Un cast stellare, una cospirazione da sventare e qualche risata: Amsterdam, il nuovo film di David O. Russell presentato alla Festa del Cinema di Roma, aveva tutti gli elementi per poter essere uno dei suoi progetti migliori.
Eppure non riesce nel suo intento. Affidandosi a fatti in parte realmente accaduti, il regista de Il Lato Positivo costruisce un complicato intrigo internazionale con un continuo ribaltamento della realtà. Il problema è che finisce col tessere una ragnatela di eventi fin troppo caotica, tanto da non riuscire più a seguire il filo della narrazione.
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Le torbide atmosfere anni ’30 sono portate in scena benissimo, ma il ritmo caotico e la narrazione complessa non aiutano lo spettatore a districarsi nella fitta rete di sottotrame che a fatica si intersecano tra loro.
Il cast stellare non basta, a cominciare dai tre protagonisti. Margot Robbie risulta la più convincente, dato che il suo personaggio funge da collante e ha un ruolo più portante. I dialoghi forse sono la parte peggiore perché a volte sfiorano il grottesco. Le battute esagerate spesso stonano; l’unica che si trova a suo agio nella parte è Anya Taylor-Joy, in un ruolo frivolo che però dona leggerezza alla storia.
Articolo completo su:https://www.optimagazine.com/2022/10/22/amsterdam-il-caotico-film-di-david-o-russell-quando-un-cast-stellare-non-basta-recensione/2443452
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